Incognite sul prossimo direttore dell'emergenza sanitaria Sores

Un sindacato autonomo ha chiesto ai vertici della Regione chiarimenti su alcune voci relative all'annullamento del concorso

A prendere posizione dopo una settimana di rumors circolati negli ambienti sanitari il sindacato autonomo Fials: in una nota inviata al presidente della Regione Massimiliano Fedriga e al suo vice e assessore alla Salute Riccardo Riccardi esprime preoccupazione riguardo ad una ventilata sospensione del concorso indetto il 23 marzo, per il nuovo direttore della sala operativa regionale di emergenza e ad un possibile passaggio della stessa Sores in capo all'Azienda sanitaria Friuli centrale.

Fials chiede di chiarire la situazione rammentando le molteplici criticità della struttura e sollecitando una soluzione.
"Il concorso non è affatto sospeso - ci dichiara il direttore generale dell'Azienda regionale di coordinamento per la salute, da cui dipende la centrale Sores, Giuseppe Tonutti, precisando che sono 4 i candidati che si sono presentati e che lo scorso 7 maggio è stata sorteggiata la commissione d'esame, ma non è detto che si proseguirà per questa strada", afferma Tonutti aggiungendo che "al contempo si sta anche valutando una soluzione diversa dal concorso che potrebbe essere anche ritirato nel caso si trovasse un responsabile all'altezza dell'incarico".

Sul nome del possibile prescelto Tonutti non si sbilancia e nemmeno sui criteri della nomina diretta che dovrebbe avvenire comunque con un atto amministrativo pubblico. La decisione sarà presa entro maggio, assicura e comunque prima del pensionamento dell'attuale direttore Vincenzo Mione previsto per il primo agosto.

Quanto a un possibile passaggio della Sores in capo a Udine "non se ne è mai parlato" aggiunge Tonutti.

Ma intanto le voci continuano a rincorrersi e cresce la preoccupazione tra il personale a fronte di una situazione per fials sempre più difficile per l'emorragia di infermieri esperti, per il sindacato spia di un malessere organizzativo in una struttura che andrebbe ripensata per dare risposte adeguate a tutto il territorio regionale.

"Se sono andate via delle persone, ne sono arrivate altre motivate e professionalmente adatte all'incarico" tiene a precisare l'attuale responsabile della centrale operativa, Mione che si dice frastornato dalla situazione che si è venuta a creare e auspica venga fatta chiarezza sul futuro della Sores per "un passaggio di consegne che - rimarca - andava programmato per tempo e ora appare già in ritardo".