Esportazioni in calo di oltre 8 punti nel primo trimestre

Il controvalore è di circa 300 milioni: sulla flessione ha inciso soprattutto il settore navalmeccanico. I dati Istat rielaborati dall'Ires

E' l'andamento della cantieristica navale nell'area isontino-giuliana a incidere sul calo dell'8,2 percento dell'export regionale nel primo trimestre dell'anno. Dato che si traduce in quasi 300 milioni di euro in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Un altro dato di paragone: a livello nazionale la variazione è stata del +4,6%; solo la Sicilia e la Liguria hanno fatto registrare un andamento peggiore.

La ricerca dell'Ires (basata sui dati Istat) evidenzia allo stesso tempo (e nello stesso periodo) un notevole aumento del valore delle importazioni regionali (+10,8%), che ha provocato una diminuzione dell'avanzo commerciale (da 1,8 miliardi di euro nei primi tre mesi del 2020 a 1,3 miliardi quest'anno).
Incrementi si registrano nei principali settori dell'economia regionale, in particolare in quello della metallurgia (+11,2%) e delle vendite di mobili (+19,6%). Solo le esportazioni di macchinari e apparecchiature presentano una battuta d'arresto (-6,7%).

I dati territoriali mostrano un risultato particolarmente positivo della provincia di Pordenone (+12,9%, favorito soprattutto dall'incremento delle vendite di mobili ed elettrodomestici), mentre Udine presenta un aumento molto più contenuto (+0,8%).
Diminuiscono i flussi verso i Paesi che non fanno parte dell'Unione europea, in particolare verso gli Stati Uniti (-62,9%, un andamento ancora condizionato dal settore della cantieristica navale); degna di nota la flessione delle vendite in Cina (-27%) che riguarda prevalentemente le esportazioni del comparto della meccanica. All'opposto gli scambi con i partner commerciali più importanti come la Germania (+3,1%) e la Francia (+4,4%) presentano una variazione positiva.