Con Radojkovic la Pallamano Trieste vuole tornare in alto

Il tecnico capodistriano sulla panchina biancorossa dopo 12 anni. Oveglia: "Operazione ambiziosa. Ma intanto godiamoci le imprese dei giovani"

"Dodici anni fame ne sono andato, ma già in quella occasione avevo detto che era un arrivederci. Che è durato qualche anno. Ora è arrivato il momento e sono felicissimo di stare qua".
Fredi Radojkovic, sloveno di Capodistria, torna ad allenare la Pallamano Trieste dopo i tre anni trascorsi dal 2006 al 2009, gli anni della retrocessione in terza serie per motivi finanziari e delle due promozioni consecutive, anche se all'ultima la società dovette rinunciare sempre per problemi economici. Torna dopo aver allenato il Koper, la nazionale italiana e, dal 2018, la squadra di Isola, di nuovo in Slovenia. L'obiettivo è riportare Trieste ai fasti di un tempo, spiega la presidentessa Alessandra Orlich. L'ultimo dei 17 scudetti degli alabardati risale al 2002.

Ma la stagione non è ancora finita: vinto lo scudetto under 17, restano in corsa la seconda squadra e l'under 15. Il direttore sportivo Giorgio Oveglia dice: "Noi siamo entusiasti di questo momento, veniamo da uno scudetto under 17 dominato, voluto, giocato benissimo dai nostri ragazzi - abbiamo i playoff della serie B, e quindi abbiamo le finali scudetto degli under 15: ci siamo qualificati in tutte le situazioni
e vogliamo tornare dove ci siamo lasciati nel 2002, tanti tanti anni fa".
Si potrà puntare allo scudetto già nella prossima stagione? "Essere riusciti a riportare a Trieste un tecnico come Fredi Radojkovic già dice tutto, ma per lo scudetto ci vuole un attimo di pazienza".