Sanitari vaccinati contro il Covid: maglia nera al FVG

3200 gli operatori della sanità non ancora immunizzati, tra cui un centinaio di medici. Gli ordini professionali avvertono: scatteranno le sanzioni previste nonchè la sospensione di alcune mansioni che avrebbero effetti pesanti sul sistema operativo

A meno di macroscopici errori nell'incrocio dei dati tra le liste fornite dagli ordini professionali e i dipartimenti di prevenzione, il Friuli Venezia Giulia risulta in fondo alla classifica nazionale per numero di operatori sanitari vaccinati.

Gli immunizzati non raggiungono l'87 percento dei totale contro la media italiana del 97,3 %. In numeri assoluti si tratta - a quanto riferito dalla Regione - di 3200 dipendenti ospedalieri.

Tra questi figurano amministrativi, ma anche mille tra infermieri e operatori socio sanitari e un centinaio di medici. I tempi per motivare la loro condizione - Covid contratto da poco tempo, accertato pericolo per la  salute, prenotazione del vaccino - stanno per concludersi, e le liste degli irriducibili saranno trasmesse a giorni ai rispettivi ordini professionali.

I datori di lavoro, aziende sanitarie e cooperative di oss, ne sono già in possesso. Il decreto legge 44, quello che afferma che la vaccinazione è requisito essenziale per l'esercizio della professione sanitaria, parla chiaro: la mancata vaccinazione comporta la sospensione dalle mansioni che implicano contatti interpersonali, con conseguenze in termini di retribuzione.

L'operatività del sistema sanitario, di fronte a questi numeri, rischia la paralisi. Il governatore Fedriga  per il momento frena: "Penso che la strada da percorrere sia quella del convincimento, non del licenziamento", ha affermato. "Dobbiamo far capire l'importanza di tutelarsi principalmente per le professioni sanitarie", ha aggiunto il presidente della Conferenza delle Regioni commentando l'ipotesi di licenziamento dei sanitari che non vogliono vaccinarsi contro il Covid avanzata dal governatore del Piemonte, Alberto Cirio.