Turismo, si rinsalda l'alleanza con Veneto ed ER

Il marchio Alto Adriatico promuoverà all'estero i 300 km di costa. Incontro Draghi-Fedriga sul Pnrr, e intanto via libera al certificato Covid Ue

Massimiliano Fedriga ha incontrato oggi, per la prima volta nella sua veste di presidente della Conferenza delle Regioni, il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Il vertice si è focalizzato sul piano nazionale di ripresa e resilienza. "Un incontro molto positivo, che rilancia la centralità del rapporto fra il Governo e le Regioni e sancisce di fatto un'alleanza istituzionale per l'attuazione del Pnrr", ha detto Fedriga, che a margine ha illustrato alcune delle novità per la stagione estiva, sia sotto il profilo della ripresa che del piano vaccinale.

Friuli Venezia Giulia, Veneto ed Emilia Romagna tornano a fare massa critica per richiamare turisti dall'estero. Lanciato lo scorso anno, il marchio Alto Adriatico promuoverà i 300 chilometri di spiagge offerti dalle tre regioni puntando in particolare ai paesi germanofoni, ma non solo. A riferirlo il presidente della Regione Massimiliano Fedriga che, per sostenere il riavvio del comparto turistico e allo stesso tempo la campagna vaccinale, ha chiarito che ci sarà "la possibilità di modificare le giornate del secondo vaccino e in caso di necessità, per un soggiorno particolarmente prolungato, di poterlo fare nel territorio in cui si passano le vacanze estive". L'indicazione è contenuta in una lettera del commissario Figliuolo alle Regioni in cui si dice sì ai vaccini in luoghi diversi da quello di residenza, ma solo per casi eccezionali.

E alle soglie dell'estate arriva il via libera definitivo del Parlamento europeo al certificato digitale Covid che avrà applicazione dal primo luglio. Consentirà di muoversi liberamente tra i 27 Paesi dell'Unione e sarà rilasciato gratuitamente dalle autorità nazionali. Sarà disponibile in formato digitale o cartaceo con un codice QR. Il documento attesterà che una persona è stata vaccinata contro il coronavirus o ha effettuato un test recente con esito negativo o che è guarita dall'infezione. In pratica, si tratta di tre certificati distinti. Un quadro comune dell'Ue renderà i certificati compatibili e verificabili in tutta l'Unione europea. Sono nove i paesi nei quali è già attivo il sistema per il loro mutuo riconoscimento, l'Italia si aggiungerà a giorni.