L'Europeo casalingo di Bruno Pizzul

Bruno Pizzul, per decenni la voce della nazionale per la Rai, ha commentato la partita della vittoria per i suoi concittadini di Cormons

Tra gli anni '90 e i primi duemila, la nazionale italiana aveva un solo timbro, una sola cadenza: quella di Bruno Pizzul. 

E' stato invocato a gran voce da tutt'Italia per tornare a rimettersi le cuffie e commentare in diretta la finale degli Europei di calcio dopo il forfait per Covid del titolare, Alberto Rimedio.

Ieri sera, lo storico telecronista ha preferito donare la sua inconfondibile voce alla sua Cormons, vivendo assieme ai compaesani le montagne russe emozionali della finale di Wembley. 

Confessando che l'hashtag #VoglioPizzul gli ha creato perfino qualche simpatico disguido in paese.   

Il mattino dopo la vittoria azzurra, ci confida tutta la sua soddisfazione per una nazionale - quella di Mancini - che ha saputo costruire guardando con coraggio al futuro. 


A fine partita, arrivato il momento dei rigori, con il consueto garbo pacato da gentiluomo, Pizzul ha lasciato che fossero la voci rotte dall'emozione di Stefano Bizzotto e Katia Serra a dire: "Siamo campioni d'Europa, il calcio torna a casa, ma la casa del calcio è l'Italia, non è l'Inghilterra".