Mense scolastiche, nelle indagini spuntano intercettazioni pesanti

Secondo alcune indiscrezioni qualcuno avrebbe tentato di spiare l'operato del Nas e di blandire la posizione della commissione mense

Nuovi sviluppi nella vicenda delle forniture alle mense scolastiche della provincia di Udine, che vede al centro l'azienda napoletana della ristorazione EP spa. L'indagine, condotta dai carabinieri del nas e coordinata dalla procura del capoluogo friulano, che ha portato all'arresto di quattro persone e all'obbligo di dimora per una quinta, tutti soggetti che operavano per la ditta di catering, con l'accusa di frode nelle pubbliche forniture, sarebbe stata attivamente ostacolata dalla stessa azienda.

A riportarlo questa mattina sono stati il Gazzettino e il Messaggero Veneto, venuti a conoscenza del contenuto delle indagini, che raccontano di come la Ep spa avrebbe tentato di spiare l'operato del Nas, di mobilitare politici in propria difesa e di blandire la posizione della commissione mense - il comitato di genitori che più ha spinto per far luce sulla scarsa qualità dei pasti che venivano serviti nelle scuole frequentate dai loro bambini

Dalle intercettazioni, sarebbe emersa inoltre una solidarietà dell'assessore all'istruzione del comune di Udine, Elisa Asia Battaglia, anch'ella coinvolta nell'inchiesta, nei confronti dell'azienda appaltatrice del servizio mense e parallelamente una insofferenza nei confronti delle attività portate avanti dalla commissione mense. Da fonti vicine all'assessore, si sottolinea però come sia stato proprio tramite l'interessamento di Battaglia che le rappresentanze dei genitori sono potuti entrare nelle scuole per effettuare i controlli che hanno contribuito a fare emergere i disservizi.

I primi interrogatori di garanzia davanti al gip sono fissati per lunedì