I volontari senza 'green pass' del vaccino Reithera

Hanno gli anticorpi ma non il certificato verde. La testimonianza di una 68enne triestina immunizzata col vaccino italiano all'ospedale di Cattinara


Hanno partecipato ad aprile alla seconda fase di sperimentazione del vaccino italiano Reithera all'ospedale di Cattinara. Hanno gli anticorpi contro il covid, ma ad oggi sono in un limbo che non permette loro di ottenere il Green Pass, strumento che sarà indispensabile per accedere a numerosi servizi. Tra la dozzina di corregionali sperimentatori anche Maura Castellani, triestina, classe 53, ex impiegata oggi pensionata. Bloccata, come gli altri circa 900 volontari del Reithera in Italia, in un limbo che appare per ora senza via d'uscita.

Da giorni si sta appellando a diverse autorità competenti: dal ministro della salute speranza, ai sottosegretari Sileri e Costa, al presidente della fondazione Gimbe Cartabellotta e da ultimo all'infettivologo Galli e all'epidemiologo Lo Palco. Ha scritto anche al presidente della regione Fedriga. Al momento però nessuna soluzione concreta al suo problema.

Il certificato vaccinale che le ha rilasciato l'Azienda sanitaria giuliano isontina che attesta anche che ha gli anticorpi al momento non è sufficiente per ottenere il green pass. Così sembra si trovino anche diversi italiani e corregionali che lavorano all'estero e che là hanno ricevuto il vaccino. A sollevare la questione anche una interrogazione parlamentare della senatrice triestina Laura Stabile che sollecita una rapida soluzione dal Ministero della Salute