Sospesi dal lavoro anche i primi oss non vaccinati

Una ventina i nomi segnalati ai datori di lavoro, ma i numeri potrebbero essere più elevati. Due casi a Spilimbergo, la direttrice: inevitabile

Sono a casa senza stipendio dal 29 luglio due operatrici socio sanitarie non vaccinate dipendenti della società in house che ha in gestione i servizi della Asp di Spilimbergo. Per i vertici della struttura per anziani una scelta obbligata, spiega la direttrice Maria Teresa Agosti.

Dopo la settantina di infermieri già sospesi, nel pordenonese - secondo fonti sanitarie - sarebbero già una ventina i procedimenti in corso ora anche per gli oss non vaccinati. Ma i numeri potrebbero essere più alti. Alcuni impiegati in azienda sanitaria, il grosso nelle case di riposo o strutture private per conto di cooperative di servizi. Ne parla nel servizio il presidente di Legacoopsociali, Gian Luigi Bettoli.
Il 90% degli occupati nelle sue 6 mila cooperative associate è vaccinato, "un risultato che abbiamo ottenuto" - rimarca - "puntando non sull'obbligo ma sull'azione di convincimento"  

Ancora nessuna segnalazione di infermieri e oss no vax risulta giunta dalle aziende sanitarie agli ordini professionali e datori di lavoro di Udine, Trieste e Gorizia. Elenchi sollecitati più volte dalle case di riposo e dallo stesso presidente regionale della federazione degli ordini dei medici Lucchini. Da quanto si apprende, Asugi ha inviato ieri un sollecito a regolarizzarsi. Una disomogeneità che solleva critiche. Nel servizio la voce di Luciano Clarizia, presidente regionale dell'ordine degli infermieri.