Viaggio nei segreti del Sincrotrone di Trieste

La macchina di luce, ferma per manutenzione, svela dettagli mai visti prima

Un giro tra macchine, tecnologie dietro le quali si nascondono i segreti del sincrotrone di trieste. I due sistemi Elettra e Fermi sono spenti per manutenzione, così abbiamo avuto la possibilità di visitare l'interno dell'acceleratore di elettroni che genera fasci di luce brillanti fondamentali per la ricerca.

Si comincia con il sincrotrone Elettra, dal booster dove gli elettroni vengono generati e girano quasi alla velocita della luce.

Le particelle vengono poi iniettate in un anello di accumulazione da cui si diramano 28 fasci di luce e dove si trovano le corrispondenti 28 linee sperimentali.

Il laser a elettroni liberi Fermi, attivo dal 2010, è invece una struttura rettangolare che funziona come una macchina fotografica ultra veloce: gli elettroni vengono generati nella sala linac e passano poi per la sala ondulatoria dove si produce il laser.

Al sincrotrone ogni anno arrivano più di un migliaio di ricercatori l'anno, che utilizzano i fasci di luce per i loro esperimenti. La luce così generata permette infatti di studiare la composizione di materiali e il funzionamento di processi che in altro modo non si vedrebbero. 

Nel servizio Marco Zangrando ricercatore