E l'economia va: cresciuto del 31,9% il fatturato di aziende e partite iva

L'aumento è trainato dal manifatturiero: in regione + l 26% nel secondo trimestre 2021, e soprattutto dalla spinta delle costruzioni

E' cresciuto del 31,9% fatturato di aziende e partite iva della regione nel primo semestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020. Nella classifica stilata dal centro studi di Unimpresa che ha elaborato i dati del dipartimento delle finanze del ministero dell'economia, relativi alla fatturazione elettronica, il FVG è tra le regioni dove si osservano gli incrementi più importanti, davanti a lombardia e piemonte, superiore anche al dato nazionale che si attesta su un più 21% pari a 253 miliardi di euro.

Secondo l'analisi, se a gennaio e febbraio 2021, l'imponibile risultava ancora in calo rispetto all'anno precedente, quando ancora non era esplosa la pandemia da Covid,  nei quattro mesi successivi si è invertita la tendenza, il segno è diventato positivo sia per imprese che per professionisti. L'aumento è trainato dalla ripresa dell'attività manifatturiera, in regione cresciuta del 26% nel secondo trimestre 2021, e soprattutto dalla spinta del mattone con le costruzioni e le altre attività immobiliari tra i comparti che hanno registrato le variazioni più consistenti. 

Dati che confermano la robusta ripresa economica in atto, in FVG dovuta anche alla grande unità d'intenti nel promuovere il benessere del territorio, commenta la presidente di Confidustria Udine Mareschi Danieli per la quale occorre ora dare continuità a questa ritrovata fiducia con le attese riforme e gli annunciati aiuti alle imprese.

Il presidente regionale di Confartigianato Tilatti sottolinea invece la capacità di resilienza mostrata dalle imprese, specie quelle più piccole,che hanno saputo resistere alla crisi e che oggi sono protagoniste nella ripresa - aggiunge- e creano posti di lavoro a formazione continua sul campo.

Sul fronte sindacale intanto il segretario regionale della CGIL Pezzetta rimarca che il rilancio si deve anche ai protocolli di sicurezza che hanno permesso una continuità lavorativa . Per il sindacato resta da vedere cosa accadrà a fine ottobre quando scadrà il blocco dei licenziamenti nei settori non industriali e occorre infine vincolare gli aiuti alle imprese alla creazione di buona occupazione.