Pandemia: stili di vita e consumi, cosa è cambiato

Il "Libro bianco dei consumi 2021": una crisi peggiore della recessione del 2008, taglianti acquisti e beni non essenziali

Più della metà delle famiglie del Friuli Venezia Giulia è stata costretta a modificare i suoi stili di consumo a causa dalla pandemia da Covid 19.

Una crisi che, avendo colpito un numero di persone più ampio rispetto alla grande recessione del 2008-2009, è stata sentita di più della precedente.

Ridurre gli sprechi e gli eccessi e rinunciare all'acquisto di alcuni beni e servizi sono state le risposte più diffuse e immediate, le famiglie hanno reagito non soltanto tagliando gli acquisti, ma anche modificando i propri stili di consumo attraverso una maggiore ricerca di offerte e promozioni, modificando i punti di acquisto .

E' quanto emerge dall'indagine commissionata da Federconsumatori e Adiconsum che hanno presentato oggi il libro bianco dei consumi 2021.

Alessio Fornasin docente di demografia Università di udine curatore della ricerca

Gian Pietro Zaccomer docente di geografia e analisi dati territoriali Università di udine curatore della ricerca

Dall'analisi emerge che una famiglia su due ha ridotto i propri consumi o ha trovato alternative, su oltre oltre 600 famiglie  intervistate, il 14,2% ha dovuto modificare in modo consistente i suoi consumi e il 39,6% in modo più lieve, per una percentuale complessiva di famiglie colpite pari al 53,8%.

Riduzione di sprechi ed eccessi 56%, il 26% delle famiglie ha fatto ricorso a internet per motivi di prezzo.

Ristorazione, abbigliamento, cultura e tempo libero sono i tre ambiti di spesa più colpiti dai tagli per risparmiare.