L'Udinese calcio festeggia 125 anni

In una fase delicata in campionato e decisa a rituffarsi quanto prima nella dimensione europea. Un desiderio espresso dal patron Pozzo, alla guida della società bianconera per quasi un quarto della sua storia

E non finisce mica qui. Da quel 30 novembre 1896 l'udinese si è fatta grande. Nata come Società Udinese di Ginnastica e Scherma, il primo risultato importante è la finale di coppa Italia persa con il vado nel 1922.

Seconda nel 1955, ma retrocessa per illecito sportivo, la storia in serie A ricomincia nel 1979 con la promozione firmata da Massimo Giacomini.

Poco prima un altro passaggio storico, dal moretti allo stadio friuli. Simbolo di una terra ferita. 1983: i tifosi scendono in piazza, si entusiasmano e sognano con l'arrivo di Arthur Antunes Coimbra, detto Zico.

Non è brasiliano ma l'arrivo che cambia la storia del club friulano è quello tre anni dopo di Giampaolo Pozzo che subentra a Lamberto Mazza. La prima qualificazione in Uefa nel 1997, con Alberto Zaccheroni in panchina, terzo posto dietro a Juventus e Inter nel 1998.

La sfida con l'Ajax. Gli anni di Oliver Bierhoff. Nel 2005 l'Udinese raggiunge il quarto posto e la prima qualificazione alla Champions League. Spalletti lascia il posto a Cosmi.

Il Barcellona toglie ai friulani la gioia della qualificazione nel girone. Nell'era Guidolin, nel 2011, i play-off di Champions League contro l'Arsenal e l'anno successivo friulani ancora sconfitti ai play off di Champions, stavolta per mano dei portoghesi dello Sporting Braga e di un cucchiaio davvero indigesto, il rigore di Maicosuel. 2016, il nuovo Friuli, stadio di proprietà per 99 anni, la visione dei Pozzo è realtà. Da 26 anni in serie A. 125 pagine di una storia che continua