Antimafia: porto di Trieste osservato speciale

Le audizioni con magistrati e vertici di polizia hanno evidenziato anche infiltrazioni di Cosa nostra, Ndrangheta, Casalei, Clan Licciardi

Un miliardo e duecento milioni dal Pnrr, che diventeranno più di due miliardi con gli investimenti privati. Una massa di denaro da tenere d'occhio per impedire che rivoli dei fondi europei scorrano nelle tasche delle mafie.

Una delegazione della Commissione antimafia è a Trieste: a capo della missione il senatore Marco Pellegrini (Movimento 5 Stelle), con lui i deputati Nicola Pellicani (Pd), Andrea Dara e Luca Paolini (entrambi della Lega).

Le audizioni con magistrati e vertici di polizia hanno evidenziato infiltrazioni di Cosa nostra, Ndrangheta, Casalei, Clan Licciardi.

Osservato speciale è (e sarà ancora di più) il Porto di Trieste, fra i maggiori d'Italia. Qui potrebbero concentrarsi gli appetiti criminali. Ma proprio qui funzione sistema di controllo efficientissimo. "Siamo rimasti impressionati favorevolmente dall'audizione col presidente D'Agostino", hanno detto i commissari.

Gli organi dello Stato hanno già aumentato l'attenzione sul Friuli Venezia Giulia. Ufficiali di vertice dei Carabinieri provengono da importanti esperienze in Sicilia; la Guardia di Finanza ha destinato al comando regionale un generale, dal quale i commissari hanno tratto utilissimi elementi d'interesse.

Nel servizio parlano i membri della Commissione antimafia Marco Pellegrini, M5S, e Nicola Pellicani, Pd