Concessioni balneari, libera concorrenza dal 2023. Gestori in allarme

Sono 40 lungo il litorale del Fvg. Il Consiglio di Stato ha messo la parola fine alla questione del prolungamento automatico fino al 2033 delle concessioni demaniali marittime a uso turistico-ricreativo

Il futuro all'orizzonte si fa incerto per le aziende balneari del Friuli Venezia Giulia. Le attuali concessioni demaniali potranno essere prorogate solo fino al 2023. Poi dal 2024 saranno tutte assegnate tramite gara.

Una sentenza del Consiglio di Stato mette fine a una questione da tempo discussa, annullando di fatto la cosiddetta legge Centinaio del 2018 che invece estendeva le concessioni fino al 2033. C'è sconcerto tra i circa 40 titolari di concessioni balneari del Fvg. 

Alla gara potranno partecipare i concessionari attuali. Che, a stare alle disposizioni attuali, non saranno favoriti però in alcun modo rispetto agli altri concorrenti. E denunciano la perdita di posti di lavoro e di investimenti

Qualcuno paventa il rischio che a vincere i bandi possano essere aziende straniere con grandi capacità di investimento. E resta in ogni caso l'incognita di cosa potrebbe succedere ai prezzi.

(nel servizio le interviste ad Alessandro Lovato, amministratore unico Grado impianti turistici, e a Roberto Corbatto, Gestore stabilimento Grado)