Scatta l'obbligo del vecchio green pass su autobus e treni regionali

Un nodo da affrontare per prefetture e società di gestione

Le prossime saranno ore di incertezza, ma anche di incontri e tavoli tecnici nelle prefetture. 

Una volta avuto il via libera dal governo, da lunedì -- col passaggio in zona gialla --  in Regione non si anticiperanno solamente le nuove regole sul super green pass, ma scatterà anche l'obbligo del "vecchio" green pass a bordo di bus urbani e treni regionali. 

I sindacati si aspettano una clientela più nervosa e un conseguente aumento di aggressività. Vanno di pari passo le preoccupazioni per l'incolumità del personale addetto ai controlli. 

I maggiori grattacapi li riserva il trasporto locale su gomma: qui il personale è già fiaccato dalle defezioni per il green pass, dalle assenze per malattia, dalle quarantene. 

Per ora l'azienda regionale attende di incontrare le prefetture prima di commentare. Ai prefetti, ricordiamo, spetta proprio l'adozione di un piano per i controlli a campione, avvalendosi anche delle forze di polizia. 

L'amministratore delegato di TPL FVG, Aniello Semplice, riferisce di condividere totalmente la linea del decreto. "Faremo tutto il possibile per aiutare i Prefetti", indica Semplice. "Non vediamo alternative praticabili alla linea di rigore  in una regione che ha tassi di contagio doppi e tripli di altre regioni

Anche nel trasporto a rotaia, tuttavia, il decreto sarà di non facile applicazione.

Nel servizio Gianpaolo Graberi, Amministratore unico della società Ferrovie Udine Cividale srl (FUC)