No ai respingimenti di migranti ai confini

I respingimenti informali al confine italo-sloveno sono illegali e non riprenderanno. A dirlo i parlamentari Magi e Orfini, dopo un sopralluogo alla frontiera italo slovena di Fernetti

Le riammissioni informali di migranti che chiedono protezione internazionale dall'Italia alla Slovenia non ci devono più essere: si tratta di atti illegittimi, perché non può esistere un atto informale, e quindi non impugnabile, che porta una persona da uno stato ad un altro stato, a prescindere dalla sua condizione giuridica.

A dirlo, sono i due parlamentari Riccardo Magi, presidente di Più Europa, e Matteo Orfini del Pd, alla conferenza stampa che chiude la loro visita a Trieste. Visita  - spiega Magi - che arriva due giorni dopo una nuova presa di posizione del governo su questo tema. 

"Nel 2020 il Ministro dell'Interno, a luglio rispondendo alla mia interpellanza, disse che le riammissioni informali in base al trattato bilaterale con la Slovenia del '96 venivano eseguite erga omnes. Successivamente a gennaio (due giorni prima della caduta del Conte 2 e di nuovo nei giorni scorsi il sottosegretario Molteni hanno ribadito che non ci saranno riammissioni informali nei confronti dei richiedenti protezione. "

Un tema che è stato al centro anche del confronto con il prefetto Vardè, che ha fatto seguito alla visita dei due parlamentari al confine di Fernetti. E dalla conferenza stampa, anche perplessità sull'utilità delle pattuglie miste italo-slovene. Si svolgono - di questo tipo - otto servizi al mese, di cui sei in Slovenia e due in Italia, spiegano i parlamentari: e anche questo dato da solo basta a dimostrare che servono a creare un clima mediatico-politico più che servire ad una reale gestione dei flussi migratori.