Crisi energetica, "è in arrivo una tempesta perfetta"

L'allarme di Confindustria Alto Adriatico: "Il Governo intervenga nel breve e nel medio periodo". La situazione a Ponte Rosso

Siamo all'inizio della tempesta perfetta causata dal rincaro delle bollette dall'aumento dei prezzi delle materie prime, avverte Confindustria. E il Friuli Venezia Giulia non è esente dalla bufera. A San Vito al Tagliamento, nello stabilimento della zona industriale di Ponte Rosso della Brovedani, che produce componenti di meccanica di precisione, per risparmiare sulla bolletta hanno tagliato il riscaldamento a Natale. Qui il costo energetico impatta sull'azienda per il 5 per cento del suo volume d'affari in quattro dimensioni, spiega il presidente Renato Mascherin: i materiali, i trasporti, le «lavorazioni che prendiamo in conto lavoro, come i trattamenti termici o superficiali», e la bolletta del conto energia. 

Tutto questo mentre all'estero le imprese concorrenti, continua Mascherin, non risentono della crisi grazie al sostegno governativo. Per questo Confindustria, a livello sia nazionale che regionale, chiede a Roma interventi su più livelli, dal piano fiscale a quello energetico. «Ci sono alcune cose che vanno fatte rapidamente - dice Michelangelo Agrusti, presidente di Confindustria Alto Adriatico (che riunisce le imprese delle ex province di Gorizia, Pordenone e Trieste) -: da un lato mitigare il costo dell'energia, dall'altro programmare nel medio periodo degli interventi che ci consentano di avere approvigionamenti più sicuri nel territorio nazionale, penso al gas dell'Adriatico o agli idrocarburi della Basilicata: dobbiamo usare tutto quello che abbiamo».

Nel servizio le interviste a Renato Mascherin (presidente Brovedani spa) e a Michelangelo Agrusti (presidente Confindustria Alto Adriatico)