Pronto in primavera a Trieste il ricreatorio De Amicis rimesso a nuovo

Uno dei 13 ricreatori presenti nel capoluogo giuliano, una eccezione in Italia, eredità dell'amministrazione asburgica, gli equivalenti laici degli oratori cattolici

I triestini li considerano un po' il loro fiore all'occhiello. I ricreatori, 13 nel capoluogo giuliano e presenti solo qui, in tutt'Italia, eredità dell'amministrazione asburgica, gli equivalenti laici degli oratori cattolici.

Nati ai primi del Nocevento per togliere dalla strada i figli di famiglie povere, ancora oggi queste istituzioni conservano il loro carattere educativo. Sono 1236 i giovani, dagli alunni delle elementari agli adolescenti delle superiori, attualmente iscritti ai ricreatori, 1156 quelli che frequentano il sis (sistema integrativo scolastico).

Numeri in leggera flessione rispetto al periodo pre-covid, quando gli iscritti erano rispettivamente 2534 e 1452. Perché il covid non ha reso difficile la vita solo nelle scuole, ma anche nelle strutture ricreative. Anche per questo il Comune di Trieste continua a portare avanti lavori di adeguamento delle strutture.

Dopo aver messo mano ai ricreatori Fonda Savio, Brunner e Pitteri (quest'ultimo con lavori del valore complessivo di 90mila euro) dovrebbe concludersi entro la prossima primavera la ristrutturazione del De Amicis, tra via Colautti e via Combi. Un intervento costato al comune circa 100mila euro, spiegano gli assessori ai lavori pubblici, Elisa Lodi, e all'educazione, Nicole Matteoni, che porterà, tra l'altro, al recupero degli spazi chiusi dopo l'incendio nel 2007.

175 i giovani che frequentano questi spazi ricreativi, prima del covid erano 210. La speranza è tornare quanto prima a pieno regime, con i numeri di utenti pre-pandemia. Intanto è ancora possibile iscriversi al servizio integrativo scolastico per l'anno 2022/2023. C'è tempo fino al 28 gennaio