Cantiere Rfi ad Aquilinia, nodo strategico per il porto di Trieste

Partiti i lavori nella frazione di Muggia per sviluppare la rete ferroviaria delle merci. Tra i cantieri attesi anche lo snodo di Udine

Lontano dai riflettori e dalla vista della città, è partito da poco più di un mese uno dei cantieri più importanti per lo sviluppo ferroviario del porto di Trieste. Se ne sta occupando Rete Ferroviaria Italiana, RFI. Si tratta del rifacimento e della riattivazione della stazione di Aquilinia, fondamentale per l'allungamento della linea verso Muggia. Il collegamento permetterà di arrivare anche al canale navigabile, dove un'azienda di stato ungherese è pronta a investire almeno 100 milioni per un proprio terminal.

Questi e altri lavori, realizzati in sinergia con l'autorità portuale, permetteranno di arrivare fino a 25 mila treni merci all'anno, oggi si arriva a circa 11 mila, il doppio di quando iniziò l'epoca del presidente Zeno D'Agostino. Il più ampio progetto prevede di fornire un retroporto ferroviario che include Villa Opicina e anche una parte del Friuli.

Tra i lavori più attesi in Friuli Venezia Giulia quello dello snodo di Udine, che permetterà di evitare il passaggio di molti treni in città. Ci sono i primi 70 milioni, ma ce ne vogliono altri 130 per concludere l'opera.

(Nel servizio Carlo De Giuseppe, direttore nord-est Rfi)