Cambiano i fornitori di acciaio, rivoluzione nella logistica
Le materie prime arriveranno con navi più grandi e da molto più lontano
Se non arriva più acciaio dall'Ucraina, arriverà da molto più lontano, e con navi sempre più grosse. Un rompicapo infrastrutturale per i porti del Friuli Venezia Giulia, difficile da risolvere anche perché bandi e appalti per investimenti rischiano di essere ormai obsoleti e vanno rivisti totalmente.
Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale: "Tutti i progetti sul Pnrr chiaramente prevedono grandi infrastrutture, e l'acciaio è la materia prima più importante e sta subendo aumento dei costi e penuria di disponibilità. Questo sarà impatto più importante che avremo sul porto"
A Cividale, il convegno "Metal Hub" su metallurgia e logistica si è trasformato in una sorta di unità di crisi con fari puntati sui nostri scali merci.
Dal convegno arriva l'appello a potenziare l'infrastruttura ferroviaria tra il polo della lamiera di San Giorgio, Cervignano e Monfalcone e aumentare la profondità dei fondali per l'arrivo di navi più grosse - perché provenienti da Brasile o India - ora che la tratta ucraina è ferma. Al momento sull'Aussa Corno non possono essere effettuati i dragaggi.
Augusti Cosulich, Ceo del Gruppo Fratelli Cosulich: "L'area è sequestrata già da due anni per motivi abbastanza sconosciuti (...) spero e mi hanno garantito che in tempi abbastanza brevi, parliamo entro l'estate, inizio autunno, tutto dovrebbe essere risolto".
Per le piccole e medie aziende, non attrezzate per dotarsi di uffici di compliance internazionale, è sempre più difficile scrutinare tutti gli attori della complessa filiera logistica, tra sanzioni e controsanzioni.
Alfonso Santilli, Presidente di Credimpex rimarca: "L'operatore di trasporto, lo spedizioniere, il doganalista, il legale, il consulente, la banca.... perché il piccolo medio imprenditore oggi ha la necessità di importare, perché siamo poveri di materie prime, e forti per esportazione, ma il problema è mettere assieme tutte queste cose e fare le cose con tranquillità"
Zeno D'Agostino, presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Orientale: "Tutti i progetti sul Pnrr chiaramente prevedono grandi infrastrutture, e l'acciaio è la materia prima più importante e sta subendo aumento dei costi e penuria di disponibilità. Questo sarà impatto più importante che avremo sul porto"
A Cividale, il convegno "Metal Hub" su metallurgia e logistica si è trasformato in una sorta di unità di crisi con fari puntati sui nostri scali merci.
Dal convegno arriva l'appello a potenziare l'infrastruttura ferroviaria tra il polo della lamiera di San Giorgio, Cervignano e Monfalcone e aumentare la profondità dei fondali per l'arrivo di navi più grosse - perché provenienti da Brasile o India - ora che la tratta ucraina è ferma. Al momento sull'Aussa Corno non possono essere effettuati i dragaggi.
Augusti Cosulich, Ceo del Gruppo Fratelli Cosulich: "L'area è sequestrata già da due anni per motivi abbastanza sconosciuti (...) spero e mi hanno garantito che in tempi abbastanza brevi, parliamo entro l'estate, inizio autunno, tutto dovrebbe essere risolto".
Per le piccole e medie aziende, non attrezzate per dotarsi di uffici di compliance internazionale, è sempre più difficile scrutinare tutti gli attori della complessa filiera logistica, tra sanzioni e controsanzioni.
Alfonso Santilli, Presidente di Credimpex rimarca: "L'operatore di trasporto, lo spedizioniere, il doganalista, il legale, il consulente, la banca.... perché il piccolo medio imprenditore oggi ha la necessità di importare, perché siamo poveri di materie prime, e forti per esportazione, ma il problema è mettere assieme tutte queste cose e fare le cose con tranquillità"