La banca dati dei rifiuti. Un protocollo d'intesa a difesa dell'ambiente

Una rete a cui aderiscono Camera di commercio della Venezia Giulia, Regione Fvg, Albo nazionale gestori ambientali, procura di Pordenone, polizie locali, Carabinieri del Noe di Udine

Anche la digitalizzazione nella lotta contro i reati ambientali. Lo strumento più recente è un'app che, inquadrando la targa di un veicolo che trasporta rifiuti prodotti da un'impresa, darà in tempo reale agli addetti preposti al controllo le informazioni sul rispetto del norme sul conferimento e sul carico.

E' lo strumento illustrato nella presentazione del Protocollo d'intesa per la legalità in Camera di commercio a Trieste, cui è seguito un approfondimento tecnico con associazioni di categoria e imprese.

Il protocollo sinora è stato sottoscritto da Camera di commercio venezia giulia, Regione Fvg, Albo nazionale gestori ambientali, Procura di Pordenone, polizie locali, Carabinieri del Noe di Udine, presente il sottosegretario alla transizione ecologica Vania Gava.

L'obiettivo è implementare l'efficacia di uno strumento che sia di garanzia sia per chi deve investire che per chi deve controllare riguardo un tema, quello del conferimento e lo stoccaggio di rifiuti che possono anche essere altamente tossici, creando così una banca dati informatica che consenta un semplificazione amministrativa.

E' già attiva una sezione regionale dell'Albo nazionale gestori ambientali. Vi sono iscritte, ha illustrato il presidente Franco Rigutti, 3650 imprese, di cui 395 che operano nel trasporto transfrontaliero, settore particolarmente delicato, il 31% del dato nazionale; 24.823 i mezzi a registro.

Sono quasi cinquemila i provvedimenti emessi nel 2021, lo stesso numero i procedimenti aperti.

Con l'apporto dell'app digitale, l'attività dovrebbe venir ancor più semplificata, consentendo anche l'individuazione delle imprese ancora non iscritte all'albo.