"L'angelo dei muri" parla con una bimba cieca e va al Festival di Torino
Il film del friulano Lorenzo Bianchini, girato in Friuli Venezia Giulia è stato presentato al Torino Film Festival. Una produzione di Rai Cinema e Tucker Film
di Francesca Terranova
Un thriller, una favola nera, che vede protagonista un uomo anziano e solo, Pietro, interpretato dal francese Pierre Richard, 88 anni. Si intitola "L'angelo dei muri" e racconta l'esistenza monotona che subisce una rottura quando l'uomo riceve un'ordinanza di sfratto. Ma lui non vuole andare via e costruisce un muro alla fine del corridoio che diventerà il suo nascondiglio, dove rifugiarsi e far credere a tutti che abbia effettivamente abbondato l'appartamento. L'anziano inserisce una grata per respirare e fora il muro per spiare quello che accade fuori.
Importantissima la fotografia in quanto ambientato a Trieste, ma girato in una villa in friuli.
(nel servizio le interviste al regista Lorenzo Bianchini e al direttore della fotografia Peter Zeitlinger)
Un giorno arrivano i nuovi inquilini: una madre e la sua bambina che sta perdendo la vista. "L'angelo dei muri" è stato presentato al Torino Film Festival 2021. La critica lo ha definito "un lungometraggio bellissimo, triste ed evocativo, che spinge lo spettatore a riflettere sui temi della solitudine e della vecchiaia". Prodotto da Tucker Film e Rai Cinema, regia e sceneggiatura sono del friulano Lorenzo Bianchini.
Importantissima la fotografia in quanto ambientato a Trieste, ma girato in una villa in friuli.
(nel servizio le interviste al regista Lorenzo Bianchini e al direttore della fotografia Peter Zeitlinger)