I vincitori del Premio Giornalistico internazionale Marco Luchetta

Quest'anno fotografa il mondo alle soglie dell'invasione dell'Ucraina con particolare attenzione alle guerre dimenticate

Il dramma dei bambini dimenticati, vittime di guerre, violenze, povertà.

A dar loro voce, da quasi 20 anni a Trieste, il Premio giornalistico internazionale Marco Luchetta.

I vincitori di questa edizione, la n.19, sono ancora una volta professionisti dell'informazione internazionale, testimoni dell' infanzia violata, in un mondo alle soglie del conflitto in Ucraina (il bando di questa edizione, infatti, si è chiuso in febbraio, pochi prima dell'inizio della guerra).

Ad annunciare i loro nomi, la presidente della Fondazione Luchetta, Daniela Luchetta.

Per i "Servizi Tv" ha vinto Orla Guerin BBC World News, con un reportage dallo Yemen, su un bambino cieco che fa da maestro ai suoi coetanei.

Per la "Stampa italiana" Premio al Corriere della Sera per l'inchiesta di Rita Rapisardi e Federica D'Alessio sul fenomeno dei bambini strappati alle madri separate.

Vincitori della sezione "Tv Reportage", Gregorio Romeo, Ambra Orengo e Gabriele Zagni, Piazza Pulita-La 7,  con una inchiesta sui bambini di Gaza intrappolati dalla pandemia.

"Stampa internazionale" a Jason Burke,  per  The Guardian sui crimini del governo ugandese contro i bambini.

Per la sezione Fotografia Premio Luchetta allo scatto del turco Sedat Suna per The Guardian.  Ritrae un bambino afghano, che si nasconde in un tubo fognario, dopo aver attraversato il confine tra Iran e Turchia.

Il 4 giugno al teatro Miela di Trieste la consegna del premi, con la presidente della giuria, Maria Concetta Mattei