Sul progetto alternativo dell'ovovia cala il gelo del comune

Dipiazza tira diritto, non mette in discussione il progetto della cabinovia, per il quale verrebbero impiegati i 50 milioni del Pnrr

La proposta alternativa da parte del comitato no ovovia c'è, il sindaco di Trieste l'ha ascoltata, ma finisce qui. Dipiazza tira diritto, non mette in discussione il progetto della cabinovia, per il quale verrebbero impiegati i 50 milioni del Pnrr, e non ritiene valida la proposta del comitato no ovovia, ovvero una linea tramviaria moderna, che collegherebbe Barcola con la Stazione Centrale e da qui fino a Campo Marzio attrraversando il porto Vecchio.

Un secco no da parte del sindaco al comitato che ha interpretato la volontà di Dipiazza di ascoltare la proposta come un'apertura. Il progetto del Comitato no ovovia non prevede espropri in quanto l'infrastruttura interesserebbe sedime di proprietà comunale. Costo dell'opera dal Park Bovedo a Largo Ugo Irneri circa 70 milioni di euro.

Vantaggi ulteriori quelli di liberare le rive dai parcheggi e non sottrarre superficie alla circolazione del traffico veicolare, oltre naturalmente a quelli ambientali, paragonati all'abbattimento di oltre mille alberi per la realizzazione della cabinovia. E vantaggi energetici. Non è mai stata specificata la sostenibilità dal punto di vista dei consumi del progetto dell'architetto Fuksas.

Un primo lotto secondo il comitato, con il collegamento con il tram di Opicina una volta rimesso in moto, di una linea tramviaria che si potrebbe sviluppare fino a Borgo San Sergio