Lotta al tumore, dalla ricerca alla cura del paziente. A Udine il convegno della LILT

Oggi, rispetto al passato, ci sono più trattamenti innovativi per il male del corpo, e più forme di sostegno per quello della mente

Si guarda con più ottimismo ad a una delle più terribili tra le malattie all'annuale convegno del nastro rosa della LILT, la Lega italiana per la lotta contro i tumori.

Perché oggi, rispetto al passato, ci sono più trattamenti innovativi per il male del corpo, e più forme di sostegno per quello della mente. 

A partire da quelle offerte dalla LILT.
 
Interv. SANDRA DRI, vicepresidente LILT UDINE.

“Le attività quotidiana sono molteplici soprattutto di prevenzione terziaria, abbiamo incontri psicologici, attività di shiatsu, progetto di estetica belle come prima e anche attività di agopuntura che vengono fatte a tutti quelli che lo richiedono da medici volontari”.

Recuperare il tempo che il covid ha fatto perdere agli screening e alla prevenzione è fondamentale, è stato sottolineato.

La ricerca medica ha comunque fatto passi da gigante. Soprattutto nella cura al carcinoma alla mammella. 

Interv. CAMILLA LISANTI, ONCOLOGO MEDICO CRO AVIANO.

“Effettivamente nuovi farmaci target hanno (in parte) in alcune patologie sostituito di fatto la chemio. Penso al trattamento del melanoma avanzato, in passato avevamo pochissime terapie a disposizione, essenzialmente solo chemio, ad oggi immunoterapia e terapia target hanno rivoluzionato e soppiantato la chemio”.

Per imparare a gestire i cambiamenti durante la malattia, e affrontarne gli aspetti psicosociali, ci si può appoggiare ai volontari LILT per supporto psicologico gratuito dedicato sia ai familiari che ai pazienti, lontani dalle mura di un ospedale.

Interv. STEFANIA DEL TORRE, PSICOLOGA E PSICOTERAPEUTA.

“Provare ad essere un po' come un calice che accoglie, senza giudizio, tutte le emozioni, le rende legittime, anche perché in questo mondo tumultuoso della malattia o di chi sta accanto a un malato si aprono moltissime emozioni, tutte sono legittime e hanno diritto di esserlo”.