"Eccesso di privacy"

Il garante della privacy multa le aziende sanitarie. I medici di base difendono l'operato della Regione che ha fatto ricorso

La privacy a tutti i costi spesso ostacola le cure. Non ha dubbi Ferdinando Agrusti - segretario regionale del sindacato dei medici di base - che prende le difese delle aziende sanitarie reginali multate dal garante della privacy (con un'ammenda da 55 mila euro ciascuna) per aver fornito ai medici di base la lista dei pazienti fragili. 

La selezione era stata affidata a un algoritmo che in base a età, quantità di esami e visite ricevute, aveva individuato 40 mila assistiti. I nomi inoltrati ai rispettivi medici di base sono stati scremati da loro e quelli ritenuti davvero fragili sono stati invitati a effettuare le vaccinazioni consigliate dall'antifluenzale all'anti covid. 

Obiettivo proteggere i i più deboli in un momento in cui la pandemia era ancora sconosciuta e feroce. L'iniziativa - seppure dai buoni intenti - è stata però considerata sbagliata perchè non trasparente da parte del garante.  


“Non discuto le sanzioni che applicano la regola ...ma è la regola che non va bene in una situazione emergenziale” - dice l'assessore alla sanità Riccardo Riccardi, da noi contattato - "La privacy è sacrosanta ma eravamo in piena pandemia e l'obiettivo era salvare più vite umane possibili". 

In un'ottica emergenziale - chiediamo a Michele Grisafi - avvocato esperto di Privacy - certe procedure non si possono bypassare?

Interviste a:

 Ferdinando Agrusti segretario FIMMG FVG 

Michele Grisafi avvocato esperto di privacy


Montaggio di : Viola Romanese