Balzo dell'occupazione in FVG, diecimila posti in più

Nell'indagine dell'Ires Fvg su dati Istat del 2022 spicca la crescita fra gli over sessanta

Meno disoccupati, posti di lavoro anche per chi ha più di 50 anni e inattivi in calo. I dati non vengono né dalla Scandinavia né da qualche paese emergente, bensì dal 2022 del Friuli Venezia Giulia.

 Un mercato dinamico con risultati sorprendenti da un certo punto di vista. L'occupazione nell'ultimo anno è aumentata complessivamente di oltre 10mila posti, +2% rispetto a un 2021 dove comunque c'era stato qualche strascico pandemico: non per niente, il confronto degli ultimi mesi tra 2021 e 2022 è negativo. A contare, secondo l'Ires che ha elaborato i dati dell'Istat, anche l'incertezza dovuta da crisi energetica e inflazione.

Nel corso dell'anno concluso a dicembre, è ulteriormente cresciuto il numero di donne che lavorano : sono 230mila, 5.500 in più, una variazione maggiore rispetto a quella dell'occupazione maschile. 

Andando a vedere i settori dove c'è stata una maggior crescita di addetti, fanno registrare incrementi record i servizi e soprattutto l'edilizia, con +3,3% dovuta in gran parte al boom di ristrutturazioni in corso. A livello contrattuale, salgono di quasi il 3% i dipendenti a tempo indeterminato. Per quello che riguarda i singoli territori, si trova lavoro più facilmente nella provincia di Udine, stabile quella di Pordenone, con Trieste che rimane sotto quota 100mila occupati.

Il dato che forse sorprende di più è sull'età dei nuovi occupati: se tra gli under 24 c'è addirittura una flessione di oltre il 2%, cresce del 3% la quota di lavoratori tra i 50 e i 64 anni. In questa fascia, dal 2018, il tasso di occupazione sfiora l'86%. E salgono addittura gli over 65 al lavoro: negli ultimi 12 mesi un boom del +15% che però è difficile interpretare positivamente.

Nel complesso, la regione rimane al sesto posto con i lavoratori che rappresentano il 68% contro il 60 della media nazionale. Dal 2018 in FVG i disoccupati sono scesi sia in numero che in percentuale, arrivando al 5,3%. E migliora anche il tasso per quello che riguarda le donne, con le disoccupate che per la prima volta scendono sotto il 7%.

 

Montaggio di Paolo Ledda