Impegno ed esperienze per contrastare la povertà educativa

Il punto sul progetto che nelle scuole materne ha coinvolto 5 mila bambini e le famiglie con iniziative di sostegno pedagogico e psicoeducativo

Sostegno pedagogico e psicoeducativo per l'ingresso alla scuola primaria, ma anche atelier teatrali e musicali, in una rete di mutuo-aiuto: sono stati oltre cinquemila i bambini e duemila le famiglie coinvolti nel progetto "Educare&Co.", per contrastare la povertà educativa.

Spiega Susanna Villa, psicologa psicoterapeuta: "Per povertà educativa si intende la difficoltà di accedere, per un bambino, a tutte quelle possibilità che gli permettono di crescere e di accumulare esperienze. E' un concetto multidimensionale che si tende a sovrapporre con la povertà economica, ma non è solo economica. Bisogna pensare a un sistema ampio di adulti responsabili che colgano i bisogni di un bambino e lo aiutino a tutti i livelli. Pensare a interventi vuol dire lavorare in un'ottica di giustizia sociale e prevenire le disuguaglianze".

Il percorso portato avanti per prevenire la povertà educativa è stato illustrato in un convegno organizzato a conclusione del progetto dalla Federazione italiana scuole materne di Pordenone, presieduta da Maria Antonietta Bianchi Pitter: "Con questo progetto abbiamo cercato di realizzare azioni per incontrare i bambini e le famiglie e aiutarli attraverso l'ascolto e di dare a tutti la possibilità di esprimersi al meglio e di creare relazioni. Sono state tutte iniziative partite dalle scuole e che si sono svolte anche sul territorio. Tanti operatori, tanti professionisti, che hanno lavorato con impegno e disponibilità. E' stato possibile fare un progetto di rete pubblico-privato per contrastare la povertà educativa".