Passato il Giro, resta la polemica sulla strada d'accesso al Lussari

I ciclisti vogliono provarla, ma i carabinieri forestali la giudicano troppo pericolosa. A Udine il prefetto tenta la mediazione

Lunedì in Prefettura si svolgerà un tavolo tra Comuni Promoturismo e Fondo edifici di culto (Fec) per tentare di trovare una soluzione alle polemiche che si sono innescate per la chiusura della strada che porta al Lussari. 

Una delle strade percorribile potrebbe essere quella di consentire l'utilizzo da parte dei ciclisti, per ragioni di sicurezza, solo in salita.

Jure Preschern ristoratore

Giancarlo corazza ristoratore

Le immagini della tappa sul monte Lussari hanno fatto il giro del mondo, tanto da spingere gli amanti delle due ruote, sia italiani che stranieri, a volerne provare l'ebrezza percorrendola.

Voce ciclista

A far montare la polemica è stata la chiusura della strada che sale al Lussari avvenuta il giorno successivo la tappa del giro.

A rincarare la dose anche una determina da parte dei Carabinieri Forestali in qualità di amministratore della foresta di Tarvisio, che è di proprietà del Fec, che vieta esplicitamente ai ciclisti la risalita della pista forestale.

Una sbarra, e non un cancello per altro messo dalla Regione, indica il punto che ciclisti, motociclisti e mezzi fuoristrada non possono oltrepassare. Il divieto è motivato dalla sicurezza.

Una ampia porzione della strada non ha le protezioni e si possono creare situazioni potenzialmente a rischio, specie nell'incrocio fra ciclisti che salgono e scendono.