Crolla l'export per l'industria: - 10 % nei primi sei mesi dell'anno

Perso un miliardo e mezzo di euro, una delle peggiori performance a livello nazionale

Un miliardo di euro in meno: a tanto ammonta la perdita di valore delle esportazioni del Friuli Venezia Giulia nei primi sei mesi dell'anno. 9 miliardi e mezzo contro i 10 e mezzo del primo semestre 2022. Una variazione negativa di quasi il 10% che rende la regione la peggiore del Nordest e tra le peggiori a livello nazionale con le sole Sicilia, Val d'Aosta e Sardegna a evidenziare crolli peggiori del nostro. 

Il segno negativo si fa meno evidente, ma rimane, anche al netto della cantieristica navale, caratterizzata da una forte variabilità: escludendo navi e imbarcazioni l'export regionale è calato del 2,6% con una perdita di quasi 250 milioni in valore assoluto. A livello provinciale, detto di Gorizia che paga l'andamento delle vendite di Fincantieri, l’area giuliana e il pordenonese registrano flessioni dell'11% e del 3,5%; tiene solo la provincia di Udine perdendo 1,2 milioni di euro. 

Sensibili le contrazioni delle esportazioni della siderurgia (-11,6%) e del settore dei mobili (quasi il 10%). Perdite che non vengono recuperate dal maggior export di macchinari e apparecchiature, computer e apparecchi elettronici, prodotti alimentari e bevande. 

Fattore determinante per il calo, spiega il ricercatore dell'Ires Alessandro Russo che ha rielaborato l'ultimo rapporto Istat, la crisi che sta attraversando la Germania, mercato di riferimento per le nostre imprese. Anche le esportazioni verso Francia e Austria mostrano passivi consistenti mentre il -44,3% degli Stati Uniti va ancora una volta legato alla cantieristica navale.

Continuiamo comunque ad esportare più di quanto importiamo, ma (sempre nel primo semestre 2023) l’avanzo commerciale è calata del 10,5%, da 4,2 a 3,8 miliardi di euro.