"Anche radio e tv nel futuro di Piccolo e Messaggero Veneto"

Il direttore editoriale Possamai ha illustrato a Link il progetto di Nord Est Multimedia, al quale i due quotidiani passeranno dall'1 novembre

Dall'1 novembre i quotidiani Il Piccolo e Il Messaggero Veneto , assieme ad altre quattro testate del nordest passeranno ufficialmente dal gruppo Gedi al gruppo Nem, Nord Est Multimedia. Quale sarà il taglio di questi quotidiani ma soprattutto come si svilupperà la linea editoriale che già nel nome annuncia un'informazione multimediale che supera il binomio cartaceo-digitale? A spiegarlo nel corso di un evento promosso da Mediafestival Link, il direttore editoriale di Nem Paolo Possamai, già direttore del Piccolo dal 2008 al 2016.  

“Dobbiamo pensare a un modello integrato - dice Possamai - che tenga insieme anche modalità che oggi non stanno dentro il perimetro del gruppo, quindi radio, tivù, siti verticali. Dovremo lavorare molto sugli eventi, perché sono una maniera per costruire comunità, per rinsaldare rapporti e anche per generare utenze. L'informazione - dice ancora Possamai - nel nostro tempo dev'essere rimarcata come un fattore primario per la vita sociale, civile, democratica”.

A questo proposito Possamai ha citato anche le competenze dei 140 giornalisti e 400 collaboratori del gruppo Ne, che rappresentano un patrimonio di per sé e possono essere il veicolo attraverso il quale si può ricondurre a unità il territorio del Nordest. In quest'ottica trasversale lavoreranno anche i 6 vicedirettori. La Stampa con le sue redazioni locali può essere un potenziale modello, ma le redazioni di Nem, in particolare il Piccolo, dovranno affacciarsi molto più spesso ai Balcani e al Centro Europa, ha specificato Possamai dialogando con il presidente dell'ordine dei giornalisti Cristiano Degano e con Giovanni Marzini.