"Si è commossa, ci starà vicino" il racconto di Giampaolo Matrone

I parenti delle vittime di Rigopiano ricevuti dalla Premier Meloni

Una delegazione ha raggiunto Palazzo Chigi per chiedere al Governo di intervenire sulla vicenda. Il processo si è concluso con 5 condanne e 25 assoluzioni

I parenti delle vittime di Rigopiano ricevuti dalla Premier Meloni
Ansa
La rabbia dei parenti delle vittime di Rigopiano dopo la lettura della sentenza

La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha incontrato a palazzo Chigi una delegazione del comitato dei familiari delle vittime di Rigopiano che ha chiesto al governo di andare fino in fondo sulla vicenda che sei anni fa provoco' 29 morti. Il 18 gennaio 2017 una valanga causò la distruzione del resort di Farindola. Sopravvissero solo 11 persone delle 40 che si trovavano in quel momento nella struttura anche a causa dei ritardi nei soccorsi. Il mese scorso c'e' stata la sentenza di primo grado del Tribunale di
Pescara che ha deciso cinque condanne e 25 assoluzioni. Tra le vittime del Lazio la giovane infermiera del Policlincio Gemelli Valentina Cicioni. Il marito rimase ferito a un braccio. Proprio lui ha raccontato l'esito dell'incontro con la Premier:
"Giorgia Meloni si "e' commossa" ricevendo la lettera di una ragazzina di 11 anni, che nella tragedia di Rigopiano perse la mamma - ha detto Giampaolo Matrone, uno dei sopravvissuti alla valanga che nel 2017 travolse l'hotel di Farindola, dopo aver consegnato alla premier il messaggio scritto dalla figlia. "Mia figlia Gaia l'ha scritta qualche giorno fa, spiegando il suo dispiacere per non avere piu' la mamma da 6 anni - ha raccontato Matrone, lasciando palazzo Chigi con la delegazione del comitato dei familiari delle vittime di Rigopiano dopo l'incontro con la Presidente del Consiglio -. Meloni e' una mamma, puo' capire cosa puo' passare una bambina se non vede la mamma per un giorno. Mia figlia sono sei anni... si e' commossa appena gliel'ho data, ha detto che l'avrebbe letta piu' tardi perche' era troppo pesante leggere in quel momento". "L'ho vista molto vicina alla nostra situazione, le abbiamo chiesto soprattutto di non fare come hanno fatto le precedenti istituzioni che ci hanno accolto solo con una pacca sulla spalla - ha aggiunto Matrone, sopravvissuto dopo essere rimasto 62 ore sotto le macerie -. Ha detto che ci sara' vicina in questo momento e in futuro, e l'ho vista molto motivata e presa dal nostro dispiacere". A Meloni, ha raccontato, i familiari hanno "spiegato la situazione processuale di sei anni, i tempi troppo lunghi per un rito abbreviato, le udienze rimandate per degli scioperi inventati ad arte per allungare i tempi. Poi - ha aggiunto - le ho consegnato una piccola memoria sulla situazione del processo civile, che ci sara' da affrontare e puo' darsi che duri altri 5, 6 o 7 anni.E' stato un evento con enti importanti, regione Abruzzo, provincia, comune, prefettura, possono anche scendere a un compromesso e a un tavolo insieme a noi e vediamo quello che si puo' fare".