Conta il merito ma anche il metodo del cantiere Roma. Si parte dal Giubileo con orizzonte 2025 e dal lavoro sulle infrastrutture. La metro A con il rinnovo dell'armamento, la porta di ingresso di termini con Piazza dei Cinquecento, il sottovia di piazza Pia, la città dello sport di Tor Vergata, la manutenzione della viabilità principale. Non è meno incisivo il metodo di attuazione di questi lavori. Il sindaco e commissario straordinario Gualtieri potrà contare su conferenze di servizi semplificate in cui nel giro di un mese e mezzo dall'apertura si dovrebbe decidere definitivamente sui progetti. Se qualche organo autorizzato non approva, la questione sarà girata negli stessi tempi al consiglio dei ministri. E il governo Meloni sta iniettando centinaia di milioni freschi sulla capitale di cui i lavori giubilari, anche in periferia, sono un primo segnale.
Subito dopo si aprirà la fase legata al pnrr. Sui 273 progetti in campo non si segnalano ritardi secondo fonti del campidoglio. Tramite il pivot Invitalia si inciderà sulla flotta di autobus elettrici, la rigenerazione urbana soprattutto in periferia, gli interventi sociali sulle fragilità e caput mundi con un focus sul cuore storico archeologico della capitale.
Sul pnrr sono coinvolti nella aggiudicazione progettazione ed apertura dei cantieri, altri enti, territoriali e non. Emblematica la questione di Cinecittà. Il raddoppio degli studios a Torrespaccata è già oggetto di un braccio di ferro tra la s.p.a., comitati di quartiere e ambientalisti.
Il servizio di Lazzaro Pappagallo - Montaggio Federica Leo.