Le meraviglie dell'Isola Bisentina

La maggiore delle due isole del Lago di Bolsena sarà riaperta al pubblico dal 20 giugno prossimo, con alcune novità

Le meraviglie dell'Isola Bisentina
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L'isola Bisentina nel Lago di Bolsena

Ci accoglie con un abito fiorito la Bisentina nel lago di Bolsena, pronta a svelarci le sue sorprese. In questo fine settimana, sulla maggiore delle due isole incastonate nel bacino vulcanico più grande d'Europa, le creazioni degli infioratori bolsenesi decorano quattro punti del lembo di terra emersa. 

Una creazione degli infioratori di Bolsena Tgr Lazio
Una creazione degli infioratori di Bolsena

Da martedì prossimo, questo scrigno di meraviglie torna visitabile, con due novità, rispetto alla scorsa estate, quando, dopo 20 anni, ha riaperto al pubblico. In anteprima scopriamo la salita del Monte Tabor. Il punto più alto dell'Isola si chiama così, in analogia con la collina di Galilea per la presenza di una cappella che contiene un affresco del 1463, attribuito alla scuola di Benozzo Gozzoli, con la trasfigurazione di Gesù,. Dall'alto, l'azzurro dell'acqua, il verde della vegetazione e i profumi portati dal vento si accarezzano in un trionfo di natura. 
Sotto al promontorio un profondo cunicolo scavato nel tufo. In fondo al camminamento una camera sotterranea di 6 metri di diametro. Al centro un pozzo con un'apertura circolare verso l'esterno. Una struttura usata per l'accumulo di acqua in epoca romana. Pare sia stata poi usata, nei secoli successivi, come carcere a vita per gli eretici. 
 

Il cunicolo scavato nel tufo Tgr Lazio
Il cunicolo scavato nel tufo

La grande chiesa rinascimentale, dedicata ai Santi Giacomo e Cristoforo è il cuore del sistema monumentale isolano, edificato tra il XV e il XVI secolo. L'edificio sacro principale è sottoposto ad un intervento di restauro in collaborazione tra la famiglia proprietaria dell'isola e la soprintendenza.

Nel servizio di Nazario Basili l'intervista a Barbara Barbaro e Juri Strozzieri, della Sovrintendenza Etruria Meridionale