"Fioravanti, Mambro e Ciavardini non c'entrano con la strage di Bologna", bufera su De Angelis

Dichiarazioni dell'ex Terza Posizione responsabile della comunicazione della Regione Lazio in un lungo post. Bonafoni (Pd) e D'Amato (Azione): "Rocca prenda le distanze"

"Fioravanti, Mambro e Ciavardini non c'entrano con la strage di Bologna", bufera su De Angelis
Ansa
Il responsabile della comunicazione della Regione Lazio Alessandro De Angelis

“So per certo che con la strage di Bologna non c'entrano nulla Fioravanti, Mambro e Ciavardini”. Un post su Facebook di Marcello De Angelis, ex Terza Posizione, responsabile della comunicazione istituzionale della Regione Lazio fa esplodere la polemica a pochi giorni dalle celebrazioni del tragico evento nel capoluogo emiliano. 

“Il 2 agosto è un giorno molto difficile per chiunque conosca la verità e ami la giustizia, che ogni anno vengono conculcate persino dalle massime autorità dello Stato”, continua de Angelis nel lungo messaggio che chiude "Non riusciranno a farmi rinunciare a proclamare la verità. Costi quel che costi."

Immediata la reazione del Partito Democratico. "Marcello De Angelis non parla più solo come privato cittadino, essendo oggi il portavoce della comunicazione istituzionale della Regione Lazio. Per questo chiediamo al presidente Francesco Rocca di prendere immediatamente le distanze dalle sue parole", scrive in una nota Marta Bonafoni, consigliera regionale del Lazio e coordinatrice della segreteria nazionale del Pd." 

"Il presidente Rocca prenda le distanze dal suo portavoce De Angelis. Le sue parole sono un affronto ai familiari delle vittime della strage neofascista di Bologna e alla verità giudiziaria. Non trascini l'istituzione regionale in questo affronto storico", si legge in un tweet del consigliere della Regione Lazio di Azione, Alessio D'Amato. 

Per Paolo Bolognesi, presidente dell'Associazione familiari delle vittime “queste sono le certezze dei pallonari che non tengono conto dei risultati dei processi e delle indagini” mentre per l'Anpi parla Fabrizio De Santis della segreteria nazionale e e presidente del comitato provincia Anpi di Roma: “De Angelis si dimetta o gli venga revocata la nomina”.