Sono state poi ripulite

Danneggiate quattro pietre d'inciampo a Trastevere. Indaga la Digos

Forse qualcuno ha tentato di darle alle fiamme. Il sindaco Gualtieri: "Gesto inaccettabile e miserabile." Il presidente della Comunità ebraica Victor Fadlun: "Speriamo che non si ripeta anche da noi quello che sta avvenendo in altri Paesi europei"

Danneggiate quattro pietre d'inciampo a Trastevere. Indaga la Digos
Le pietre d'inciampo annerite

Due pietre d'inciampo annerite, danneggiate e rese quasi illeggibili. Le ha notate, a Trastevere, in via Dandolo, una signora di passaggio. Le pietre ricordano la deportazione di Michele Ezio Spizzichino e Amedeo Spagnoletto. E' possibile che qualcuno abbia provato a oltraggiarle bruciandole. Le pietre sono poi state ripulite.

“Se fosse confermato sarebbe un atto di profanazione deliberato, sarebbe gravissimo”, dice Victor Fadlun, presidente della Comunità ebraica di Roma. “Le pietre d'inciampo - aggiunge - per la nostra comunità e per tutti i romani hanno un alto e drammatico significato di memoria e omaggio alle vittime della follia antisemita. Mi auguro che non si ripeta da noi quanto purtroppo sta avvenendo in altri Paesi europei, in particolare a Parigi."

Sull'episodio interviene via social anche il sindaco di Roma Roberto Gualtieri. “A Trastevere due pietre d'inciampo dedicate a due vittime della Shoah, deportate nel campo di sterminio di Auschwitz, sono state oltraggiate. Roma condanna fermamente questo gesto inaccettabile e miserabile. Solidarietà a tutta la Comunità Ebraica della nostra città”.

Poche ore più tardi la scoperta che anche le pietre d'inciampo di via Mameli 47, sono state vandalizzate anche loro.

Sui due episodi indaga la Digos.

Nel servizio di Claudio vedovati le interviste a Victor Fadlun, Presidente comunità ebraica di Roma e Angelo Salmonì, figlio di un sopravvissuto.

Le pietre d'inciampo, ideate dall'artista tedesco Gunter Demnig, sono piccoli sampietrini ricoperti di ottone e posti sulla strada in prossimità delle abitazioni delle vittime della Shoah, con l'indicazione del nome della persona deportata, la data di nascita, il luogo di deportazione e la data di morte, quando è conosciuta. Un modo per creare una sorta di museo diffuso degli orrori del nazismo e per ricordare la tragedia dell'Olocausto lì dove le vittime sono state strappate alla vita di tutti i giorni.

Le pietre d'inciampo ripulite Tgr lazio
Le pietre d'inciampo ripulite
Vandalizzate anche le pietre d'inciampo in via Mameli Tgr Lazio
Vandalizzate anche le pietre d'inciampo in via Mameli