Condannato a 9 anni di carcere, ma non per aver ucciso la moglie

Florin Ciurea era accusato di maltrattamento e lesioni nei confronti della moglie. L'accusa chiedeva 19 anni. I giudici hanno ritenuto che la morte non sia stata causata dalle percosse, ma da patologie pregresse di cui la donna soffriva

Condannato a 9 anni di carcere, ma non per aver ucciso la moglie
Tgr
Tribunale di Roma

E' stato condannato a 9 anni di carcere Florin Ciurea, l'uomo processato dalla prima corte d'Assise di Roma con l'accusa di aver maltrattato e picchiato la moglie Genoveva, poi deceduta in ospedale il 15 gennaio del 2021.

Nel capo d'imputazione la Procura contestava all'uomo di aver percosso, "reiteratamente" la vittima, causandole gravi lesioni personali.

Il Pm aveva chiesto 19 anni di carcere Ciurea. Richiesta non accolta dalla Corte, perché i giudici hanno ritenuto che la morte non sia stata causata dalle percosse, ma da patologie pregresse di cui la donna soffriva.

L'imputato, secondo la ricostruzione dell'accusa, avrebbe impedito alla moglie di usare app di messaggistica per parlare con i parenti più stretti, si sarebbe fatto accreditare i soldi del suo stipendio e avrebbe anche minacciato di dare fuoco alla casa dei suoi genitori.

L'uomo è stato condannato anche per sottrazione internazionale di minore, per aver portato all'estero la figlia di 9 anni senza il consenso della moglie. La sentenza sospende la responsabilità genitoriale al padre e si apre ora lo scenario di un possibile affidamento.