Le rilevazioni della Fondazione Gimbe su dati Agenas

Sanità e PNRR: i ritardi nel Lazio

La regione è al di sopra della media nazionale nella realizzazione delle centrali operative territoriali. Fa peggio nelle case e negli ospedali di comunità

Sanità e PNRR: i ritardi nel Lazio
Ansa
Infermieri al lavoro

I fronti aperti sulla sanità pubblica non si contano. 

Tra questi una particolare attenzione è riservata ai fondi del PNRR. 

In base ai dati della Fondazione Gimbe su rilevazioni Agenas, il Lazio sinora ha realizzato 15 centrali operative territoriali e 1 ospedale di comunità. Mancano all'appello le case di comunità. 

Con una scadenza del piano al 2026 l'Italia ha portato a termine tra il 13 e il 19 per cento degli interventi previsti. La nostra regione dunque ondeggia a cavallo di questa forbice. 

Sulle 135 case di comunità, tutti edifici da ristrutturare, siamo fermi al palo. Le case di comunità, diffuse sul territorio, prevedono a regime interventi di équipe multiprofessionali composte da medici di famiglia, pediatri, specialisti ambulatoriali, infermieri e psicologi. 

15 le centrali operative realizzate sulle 59 da edificare, quindi siamo al di sopra della media nazionale. Le centrali operative territoriali saranno il cuore digitale dei percorsi sanitari dei cittadini. 

Infine muovono i primi passi gli ospedali di comunità, uno realizzato sui 36 complessivi. Gli ospedali di comunità saranno strutture di ricovero territoriali e svolgeranno una funzione intermedia tra il domicilio e il ricovero ospedaliero.

L'Italia alla fine di luglio ha chiesto all'Europa di ridurre il numero complessivo degli interventi per l'aumento dei costi delle materie prime nella costruzione di nuovi edifici, concentrando così gli investimenti e destinando gli interventi tagliati a capitoli di spesa nazionali. Questa riduzione se sommata alla carenza di personale medico e infermieristico e se accettata dalla Commissione Europea, potrebbe compromettere, secondo Gimbe, il buon uso sanitario del PNRR.