L'ANNIVERSARIO

Cassino accoglie il Presidente: "Qui tragedia dalle dimensioni umane spaventose"

Visita di Mattarella per gli ottant'anni dalla distruzione della città martire. Poi tappa a Ferentino per la deposizione di una corona in memoria di don Morosini

Cassino accoglie il Presidente: "Qui tragedia dalle dimensioni umane spaventose"
Ansa

Il capo dello Stato  questa mattina ha partecipato alla cerimonia commemorativa dell'ottantesimo anniversario della distruzione della città di Cassino in provincia di Frosinone.

 "Contavamo che l'Europa, fondata su una promessa di pace, non dovesse più conoscere guerre. Ai confini d'Europa, invece, anzi dobbiamo dire dentro il suo spazio di vita - ha detto il presidente della Repubblica -, guerre terribili stanno spargendo altro sangue e distruggendo ogni remora posta a tutela della dignità degli esseri umani. Bisogna interrompere il ciclo drammatico di terrorismo, di violenza, di sopraffazione, che si autoalimenta e vorrebbe perpetuarsi. Questo è l'impegno della Repubblica Italiana". 

Tragedia dalle dimensioni umane spaventose. "Nella drammatica storia della Seconda Guerra mondiale, con le sue immani sofferenze, Cassino, la città e il suo territorio, queste popolazioni, sono tragicamente entrate nell'elenco dei martiri d'Europa, accanto a centri come Coventry, come Dresda. Gli storici ci consegnano la cifra di 200.000 morti quale conseguenza dei 129 giorni di combattimenti qui avvenuti. I cimiteri, e quelli di guerra, dedicati ai combattenti delle diverse armate, fanno qui corona e ammoniscono. Una tragedia dalle dimensioni umane spaventose. In questa terra, avvennero scontri tra i più cruenti e devastanti". 

"Cassino martire. Ma Cassino anche protagonista, straordinaria testimone, di questa risalita dall'abisso. Un abisso che inghiottì anche migliaia di giovani di altri Paesi che morirono combattendo contro gli oppressori dell'Italia e che ricordiamo con commozione e con riconoscenza. La strada della libertà è stata segnata dal sacrificio e dal coraggio degli uomini che combatterono coraggiosamente - e tanti vi persero la vita - anche in questi territori, prendendo parte alla lotta di Liberazione, per far sì che prevalesse la pace nel Continente dilaniato da nazionalismi e conflitti e che non avessero a soccombere le ragioni dei diritti delle persone e dei popoli" continua il Presidente della Repubblica.

Mattarella è atterrato in elicottero allo stadio Salveti, poi ha raggiunto in auto piazza “De Gasperi”, dove ha deposto una corona al Monumento ai Caduti. Blindato il centro. Tante le autorità civili, religiose e militari. Tra gli altri, il vice presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Amoroso, il capo di Stato Maggiore dell’esercito, generale Carmine Masiello. Presente in rappresentanza del Governo il ministro della difesa Guido Crosetto. Altri ministri sul palco sono Matteo Piantedosi (Interno), Maria Elisabetta Alberti Casellati (Riforme Istituzionali) e Andrea Abodì (Sport e Politiche giovanili). Per la Regione Lazio ci saranno il presidente della Giunta, Francesco Rocca, la sua vice, Roberta Angelilli, e il presidente del Consiglio regionale, Antonio Aurigemma.

Nutrita la presenza di esponenti della ambasciate.

Ringrazio il Presidente Mattarella per le parole così cariche di emozione rivolte alla comunità di Cassino. Questa città è l'esempio più alto di come l'Italia abbia saputo
rialzarsi dopo l'orrore della guerra, il dolore delle bombe e della distruzione, onorando la memoria di tutti i caduti. A Ferentino abbiamo ricordato Don Giuseppe Morosini, condannato a morte e fucilato a Forte Bravetta. La memoria di ciò che è stato, di quello che i nostri territori hanno vissuto nella loro storia, deve rappresentare un monito per
tutti noi affinché ogni guerra abbia fine, perché cessi il fuoco nel mondo". Così in una nota il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca.
 

I servizi di Ilaria Dionisi e Gemma Giovannelli