Per il Lazio un piano di rilancio in cui Roma faccia da volano

Il presidente di Unindustria Camilli, all'Assemblea generale, ridefinisce obiettivi e strategie per essere al passo con le sfide del mercato internazionale

Per il Lazio un piano di rilancio in cui Roma faccia da volano
Tgr Lazio
Il report di Bankitalia sull'economia del Lazio

Una ridefinizione degli obiettivi dell’industria territoriale in linea con le sfide del mercato internazionale e interno. La relazione del presidente Unindustria Angelo Camilli, l’ultima del suo mandato, parte dal globale e scende nel locale.

Il globale significa guerre, deglobalizzazione, i rischi per il commercio con le tensioni a Suez, il peso delle catene internazionali del valore e il ruolo dell’Unione Europea.

Mercato italiano significa tagli strutturali del cuneo fiscale sul costo del lavoro, riforma della giustizia e della Pubblica Amministrazione, energia pulita con l’apertura del nucleare e leggi di sistema in accordo con il Governo.

Il locale si distribuisce sui due livelli di azione, regionale e comunale.

Gli industriali chiedono di far scendere i contratti di sviluppo regionali da 20 a 1,5 milioni per sostenere le PMI o la riduzione dei tempi di concessione della valutazione di impatto ambientale da 300 a 90 giorni e risultati visibili sulle direttrici Roma Latina e Latina Frosinone. E poi un mercato del lavoro più centrato visto che in un caso su due la domanda non trova offerta adeguata.

E poi Roma.

Nonostante il forte impatto di turismo e servizi la capitale è la quarta città industriale per creazione di valore aggiunto e oggi può spendere 13 miliardi sul territorio.

Per farlo industria con le sue eccellenze locali - aerospazio, digitale, farmaceutico - e istituzioni devono avere un pò dello spirito di Jannik Sinner evocato dal presidente Camilli in coda alla sua relazione.

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Urso ha sottolineato il lavoro sulle filiere industriali del governo inclusa automotive e nel Lazio le opportunità derivanti dalle miniere di litio, uno dei materiali essenziali per l’economia digitale.

Il sindaco di Roma Gualtieri e il presidente della Regione Lazio Rocca hanno sottolineato l’impegno nel rilancio e nello sviluppo cercando di lavorare su architetture istituzionali ben definite e riformate e di non sprecare risorse e opportunità esistenti.

In chiusura il presidente uscente di Confindustria Bonomi ha spinto per la crescita: unica condizione europea e locale per arrivare alla stabilità sociale ed economica delle comunità.