Violenza sessuale al Pigneto, fermato un 28enne tradito da una felpa bianca

Grazie all'identikit fornito dalla vittima si è riusciti a risalire all'uomo. La donna, 43 anni, era stata aggredita alle spalle il 2 marzo in via Buondelmonti, mentre tornava a casa dopo aver trascorso una serata con gli amici

Violenza sessuale al Pigneto, fermato un 28enne tradito da una felpa bianca
Lcc
I controlli dei carabinieri al Pigneto

Nessuna telecamera puntata su via Buondelmonti, la strada del Pigneto dove la notte del 2 marzo una 43enne era stata violentata. La mappatura degli occhi elettronici nelle strade limitrofe. Ore e ore di filmati visionate dai carabinieri della compagnia Casilina. Il volto del presunto stupratore però sfocato. L'identikit fornito dalla vittima qualche elemento però lo aveva dato: sulla trentina, di origini nordafricane, con un giubbotto nero e una felpa bianca. 
Più di mille persone identificate dai militari che hanno cominciato a battere la zona. Fino a quando all'uscita dalla metro, alla vista degli uomini dell'arma, un giovane di 28 anni ha cercato di cambiare strada. Il vestiario lo stesso descritto dalla donna. A incastrarlo il riconoscimento fotografico fatto dalla vittima e da un testimone, il ragazzo che l'aveva soccorsa. 
La violenza mentre la 43enne sistemava il sellino di una bici presa a noleggio per tornare a casa. L'aggressione alle spalle, i morsi in viso e i palpeggiamenti nelle parti intime. La vittima era stata dimessa dall'ospedale Vannini con 10 giorni di prognosi. 
Per il 28enne, di origini egiziane, incensurato, disoccupato, e irregolare, il tribunale di Roma ha disposto il carcere. A suo carico gravi indizi di colpevolezza. 
Dopo l'arresto, non si ferma l'attività di controllo dei carabinieri al Pigneto, uno dei centri pulsanti della movida capitolina, dove negli ultimi mesi sono cresciuti anche i furti. Il bersaglio: sempre le donne.