Chili e chili di droga che arrivava dall'Albania, a bordo di camion e nascosta grazie a fantasiosi stratagemmi. Cocaina, hashish e marijuana pronta per essere venduta nel Pontino tra Fondi e Terracina, un mercato - secondo gli investigatori - particolarmente fiorente.
All'alba 80 carabinieri dei comandi di Latina e di Catania hanno stroncato il traffico di stupefacenti su cui indagava la Procura Distrettuale Antimafia che ha chiesto e ottenuto dal gip 13 ordinanze di custodia cautelare per altrettanti indagati.
Associazione per delinquere, estorsione, autoriciclaggio sono alcuni dei reati contestati a seconda delle varie posizioni degli inquisiti. Sono tutti di Fondi, con qualche precedente specifico, e da anni si contendevano il mercato della zona.
Uno solo, qualche tempo fa, si era trasferito a Caltagirone, in provincia di Catania e qui veniva monitorato dai militari del posto.
L'inchiesta è scaturita da un attentato con armi da fuoco, messo a segno da rivali, nell'ottobre 2020, in pieno lockdown. Non furono registrati feriti, né decessi e il fatto rimase coperto dal silenzio. I carabinieri del comando di Latina, invece, si resero conto che era in atto una guerra per il controllo delle piazze di spaccio del Pontino, intercettando anche alcuni carichi di droga arrivati a Fondi.
Nel corso di questi anni di investigazioni i militari hanno sequestrato anche armi. Oggi i sigilli sono stati posti anche ad alcune attività commerciali, ritenute collegate al gruppo, e ad auto di lusso.
Da domani al via gli interrogatori di garanzia davanti al giudice per le indagini preliminari.
Nel video, il servizio di Mariella Anziano (montato da Simonetta Genna) con l'intervista al Tenente Colonnello Antonio De Lise, comandante del Nucleo investigativo dei carabinieri di Latina.