Una rapina da film studiata in ogni minimo particolare. Il colpo portato avanti in sei, ricetrasmettitori al collo, tutti vestiti di nero e resi irriconoscibili dal passamontagna, solo gli occhi scoperti.
Lunedì sera i ladri sono entrati nella villa dell'imprenditore Stefano Proietti in via Licio Giorgieri, all’Aurelio e hanno tenuto in ostaggio con coltelli e pistole una famiglia intera: i genitori, i due figli di 11 e 16 anni e i loro due domestici.
Momenti di puro terrore durati ben 50 minuti, iniziati fin dall’aggressione al collaboratore domestico filippino uscito a buttare l’immondizia che ha aperto l’ingresso di casa ai malviventi.
Tutti gli elementi portano la squadra mobile alla ricerca di un basista. Il blitz è stato studiato alla perfezione da chi conosceva bene il posto: il cantiere in giardino destinato a diventare un campo da tennis, la vigilanza assente, l’armadio blindato che custodiva gioielli e orologi di cui i ladri hanno ottenuto le chiavi puntando un coltello alla gola del bimbo più piccolo.
Carichi di gioielli del valore di oltre 300.000 euro, si sono allontanati percorrendo i binari dietro la villa. Alle loro spalle hanno lasciato a terra una parte dell'impianto di sorveglianza strappato dalla casa, che gestiva ben 80 telecamere in tutta l'abitazione e ormai fuori uso. Dalla polizia non è stata rilevata nessuna impronta ma sono tanti i sospetti su una banda già famosa in passato per furti simili.