Il lungo viaggio dell'opera

Il giovane profugo di Jago su Ponte Sant'Angelo

La scultura dell'artista di Frosinone verrà messa all'asta per scopi benefici

In Flagella Paratus Sum - Sono pronto al flagello. È l'iscrizione di uno dei 10 angeli di Ponte Sant'Angelo. È anche il nome del giovane immigrato di marmo scuro a dimensioni naturali, che ora riposa sul selciato di una delle opere architettoniche più suggestive della capitale. 
La scultura è di Jago, l'artista di Frosinone tra i più seguiti da addetti ai lavori e soprattutto grande pubblico attraverso i social network.
Il giovane riposa come uno dei tanti invisibili che vediamo dormire lungo le strade della città.
Lo fa dopo un lungo viaggio. Prima un mese su una nave impegnata nel salvataggio di 150 migranti.
Poi la tappa suggestiva allo Stadio Olimpico, a ricordare che lo sport deve farsi portavoce di diritti.
Ora sul Ponte, con gli angeli a guardarlo, quasi a custodirlo.
La scultura verrà messa all'asta e il ricavato sarà devoluto ad un'associazione che sostiene i profughi.
Così ha scelto il suo creatore.