A Vulci un'altra straordinaria scoperta: una tomba intatta risalente al VI secolo a.C.

Gli scavi continuano a portare alla luce importanti testimonianze dell'antica civiltà etrusca

Le telecamere della Tgr Lazio hanno documentato l'apertura, nella necropoli dell'osteria, a Vulci, di una tomba etrusca intatta risalente al VI secolo a.C. All'interno ritrovati anche i resti dell'ultimo pasto rituale, cosa davvero insolita e rara.

Dietro alcuni blocchi di tufo un'altra pagina di storia del Popolo Etrusco, con una sorpresa. A Vulci, nel viterbese, gli archeologi hanno aperto una tomba del sesto secolo avanti Cristo. Si tratta della sepoltura di una donna il cui Stato Sociale era abbastanza agiato. Gli archeologi lo hanno capito dalla presenza, nel corredo funerario, di una fuseruola, oggetto tipico della tessitura, e dalla ricchezza del vasellame. Sulla destra dell'ambiente un Braciere in bronzo, con ancora all'interno i Carboni. Sopra, appoggiato, uno spiedo dove erano infilate le carni da arrostire per l'ultimo pasto mai consumato.  L'ambiente sepolcrale, appena aperto, consentirà anche di aggiungere un altro tassello nello studio dei legami tra le famiglie sepolte nelle varie necropoli di Vulci. Ora gli oggetti contenuti nella tomba femminile appena studiata saranno recuperati e inviati in laboratorio per essere studiati e restaurati.

Nel servizio di Nazario Basili Carlo Casi, direttore scientifico Parco di Vulci e Simona Carosi (Soprintendenza Etruria meridionale)