Io guardo il mondo così
Le immagini scattate da Alessandro, Federico, Josef, Luca e Michelangelo, protagonisti di un anno di corso di fotografia al Centro Don Orione di Roma. Un percorso di inclusione attraverso la creatività rivolto a chi convive con la propria disabilità
Un cielo dal blu inteso macchiato da nuvole bianche o rigato dalla scia di un aereo, le mani che si intrecciano, i colori di teli e ombrelli.
Non sono fotografie come tante, queste.
Immagini fatte da chi ha difficoltà a parlare a muoversi, perché è disabile, ma può guardare.
"Io guardo il mondo così" è il nome del progetto nato da una idea di Rosa Maggiore, insegnate della scuola di infanzia Giacomo Leopardi, un corso di fotografia durato tutto l'anno presso il Centro Don Orione a Roma i cui frutti sono ora appesi sulle pareti dell'Ar.Ma Teatro nel quartiere Trionfale.
E' un percorso volto all'inclusione, alla socializzazione, all'espressione di sé e del proprio rapporto con il mondo, che è diventato qualcosa di più.
Intervista a Rosa Maggiore, maestra. Servizio di Claudio Vedovati