Regalava cannabis legale, prete sospeso "a divinis"

Il vescovo di Albenga ha punito e "biasimato" il parroco di Diano Borello per un post su Facebook, già rimosso

Regalava cannabis legale, prete sospeso "a divinis"
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Il parroco di Diano Borello e Diano Borganzo-Roncagli (Imperia), Vincenzo Scandurra, è stato sottoposto a trenta giorni di sospensione "a divinis" dal vescovo di Albenga e Imperia, Guglielmo Borghetti, dopo aver annunciato con un post su Facebook, che avrebbe regalato piantine di cannabis legale.

"A prescindere dai profili giuridici di tale iniziativa per l'ordinamento dello Stato - si legge in una nota della diocesi - si desidera qui biasimare vivamente tale iniziativa del sacerdote e riaffermare l'insegnamento costante della Chiesa cattolica circa la negatività dell'uso, la produzione e il commercio delle droghe, di qualsiasi entità e qualità". Il sacerdote, contattato dal vescovo, ha cancellato il post dal proprio profilo Facebook.

Il testo della diocesi, tralasciando gli aspetti tecnico-scientifici considerati sempre in continuo cambiamento, riporta la posizione del Pontificio Consiglio per la Pastorale della Salute, che "mira sempre al benessere totale e alla dignità integrale della persona umana".

"Altresì - riporta la nota - il Vescovo lo ha informato che il suo comportamento, non ispirato a prudenza e saggezza pastorale e che manifesta la sua sostanziale mancata adesione all'insegnamento del Magistero ecclesiale sulle tematiche qui in argomento, sarà al più presto canonicamente sanzionato, per la durata di trenta giorni, con la pena canonica della "sospensione a divinis" che, a norma del can. 1333 del Codice di Diritto Canonico, gli impedisce di celebrare ogni e qualsiasi atto della potestà d'Ordine Sacro, dunque non potrà celebrare la Santa Messa, né amministrare il Sacramento della Confessione sacramentale".