Ucciso da una freccia, convalidato l'arresto di Scalco

"Volevo solo spaventare non colpire" le parole al magistrato dell'uomo che rigetta l'accusa di razzismo

Ucciso da una freccia, convalidato l'arresto di Scalco
RaiTgr
Il momento del soccorso

"Volevo solo spaventare non colpire". Evaristo Scalco ha risposto alle domande del gip: oltre un ora e mezza l'interrogatorio di garanzia per il 63enne che ha ucciso Javier Alfredo Miranda Romero con una freccia scoccata dalla finestra della casa di Piazza De Franchi.


Il gip ha convalidato l'arresto e disposto la custodia in carcere, l'accusa è omicidio volontario aggravato dall'odio razziale e dai futili motivi. Scalco non ricorda le frasi contro gli immigrati, ha rigettato l'accusa di razzismo - ha riferito l'avvocato difensore fabio fossati- da tempo è impegnato come volontario della protezione civile. 
La lite dopo aver visto urinare Miranda Romero. La discussione con toni sempre più accesi: poi il 63enne - afferma- di aver perso la  testa - ha preso l'arco e scagliato la freccia per intimidirlo. 


Qualche minuto prima di rendersi conto di aver colpito il 41enne peruviano. "Sono sceso per soccorrerlo, ho capito che era grave sono tornato in casa ho preso degli asciugami per tamponare l'emorragia" così ricostruisce quei minuti infiniti accanto a Miranda Romero fino all'arrivo dei soccorsi, chiamati dall'amico della vittima e da alcuni passanti.

Il Servizio di Pierpatrizia Lava montaggio Thomas Tumbarello