“Pare che la Liguria è ‘ndranghetista”. Parlava così nel 2009 Domenico “Mimmo” Gangemi, all’apparenza un semplice fruttivendolo, in realtà referente della ‘ndrangheta per la Liguria e il basso Piemonte, intercettato, con il boss Domenico Oppedisano, dalle cimici della DIA nel corso dell’operazione “Crimine”, a Rosarno, in Calabria.
Così la Liguria si risveglia da un lungo torpore e scopre il radicamento della 'ndrangheta. Maglio 3, La Svolta, I Conti di Lavagna, Alchemia: sono i nomi delle inchieste giudiziarie che certificano la presenza delle mafie, da Ponente a Levante. Infiltrazioni lunghe almeno 70 anni. Camorra, Cosa nostra, ‘ndrangheta: in quest'ordine hanno conquistato parti del territorio ligure. Imponendo il controllo, alterando gli equilibri socio-economici, stringendo accordi con la politica.
Se un tempo esercitavano violenza esplicita, oggi si sono fatte più silenti. Come un fiume carsico, sono scomparse alla vista, godendo della posizione di rendita conquistata nel tempo, fatta di intimidazioni e abusi.
"Mimesi" è una video-inchiesta della Tgr Rai Liguria, coordinata dal caporedattore Luca Ponzi, realizzata da Pietro Adami con le riprese e il montaggio di Graziano Notaro: in cinque puntate ricostruisce la presenza e il radicamento delle mafie in Liguria. Lo fa attraverso le voci dei magistrati e degli investigatori che per primi hanno instradato i processi, attraverso il racconto di attivisti e ricercatori, ma anche di chi parla, dietro anonimato, per timore di ritorsioni.
Ecco i link alle puntate
- Le infiltrazioni in Liguria, una storia lunga 70 anni
- Il radicamento della 'ndrangheta nelle provincie di Imperia e Savona
- Porti d'accesso. Liguria sempre più protagonista delle rotte del narcotraffico
- Follow the money. Le infiltrazioni silenti delle mafie nell'economia legale
- Le mafie in Liguria, il destino dei beni confiscati